È stata la sorpresa della squadra di Mazzanti agli Europei. Sarah Fahr, diciotto anni appena compiuti, si è inserita nel sestetto titolare senza paura. Dopo due stagioni al Club Italia, «un periodo meraviglioso, proprio come l’avevo immaginato da piccola», quest’anno vestirà la maglia del Bisonte Firenze. «Siamo una squadra giovane che non deve vincere a tutti i costi. Caprara mi aiuterà a crescere»
di Eleonora Cozzari
foto di Fiorenzo Galbiati
Per organizzare questa intervista ci siamo mandate una serie di messaggi vocali. Ha iniziato lei: trentasette secondi. Le ho risposto io: quattro minuti. Generazioni a confronto. D’altronde, se nasci il 12 settembre del 2001 – il giorno dopo l’attentato alle Torri Gemelle – il mondo è irrimediabilmente un altro. Benvenuti nella storia di Sarah Fahr, diciotto anni appena compiuti e un futuro che Davide Mazzanti, all’ultimo Europeo, ha già tracciato. «Non mi aspettavo di giocare, durante la qualificazione olimpica di Catania non c’era stata occasione. Ma in allenamento continuavo a spingere, a impegnarmi al massimo e quando agli Europei, nella partita contro la Slovacchia, mi ha chiamata per entrare, non riuscivo a togliermi la felpa dall’agitazione. Ho preso il posto di Rapha Folie e piano piano ho realizzato che ero lì e non dovevo sbagliare. Mi ha aiutata tantissimo la fiducia di tutte le mie compagne, davo il dieci a Paola Egonu e ci guardavamo negli occhi. Questo mi rendeva tranquilla».
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