di Giorgio Marota
L’antica Ravenna è stata Caput Mundi, quella di oggi è al centro di tutte le mappe pallavolistiche tracciate dalla famiglia Recine. Stefano, direttore sportivo della Sir Perugia, da giocatore ha vissuto in Romagna cinque stagioni magnifiche nella seconda metà degli anni ’70. Qui è nato suo figlio Francesco, ragazzo con tanti sogni nella testa e un unico grande obiettivo: diventare grande nella pallavolo che conta, percorrendo la stessa strada di suo papà. A soli 21 anni lo schiacciatore sta vivendo la prima stagione da titolare in Superlega. Nel 2019-20 aveva realizzato 31 punti in 21 partite, ora è già oltre gli 80 e il campionato della Consar, di fatto, è appena cominciato. La squadra allenata da Marco Bonitta ha vissuto un novembre da incubo, dovendo rinunciare alle partite contro Verona, Monza, Padova e Trento a causa di diversi contagi nel gruppo squadra. Il Covid-19 ha spezzato il ritmo zoppicante (1 vittoria e 6 sconfitte) di una formazione con tanti giovani che stavano iniziando a conoscersi meglio di settimana in settimana, facendo vedere dei progressi sotto il profilo del gioco e del carattere.
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