Il rinvio dei Giochi al 2021 per l’emergenza Coronavirus ha regalato a Lucia Bosetti la chance di rientrare nel gruppo azzurro dopo l’infortunio alla spalla. «Lavoro per meritarmi un posto a Tokyo. Il campionato? Era inevitabile fermarsi ma forse si poteva aspettare per decidere di non assegnare lo scudetto. Se si ripartisse a porte chiuse sarebbe triste, il volley è spettacolo»
di Camilla Cataldo
Quando si dice trovare l’opportunità nella difficoltà. Lucia Bosetti, ferma da molti mesi e alle prese con il recupero da un lungo infortunio alla spalla destra, si rimette in gioco. Con il rinvio delle Olimpiadi causa Coronavirus può anche riprendersi la nazionale, convocazione permettendo. Tokyo la aspetta, in tutti i sensi. «Sono dispiaciuta per la pallavolo, non sarà una situazione facile soprattutto la prossima stagione. Tanti sponsor saranno in difficoltà e si ripercuoterà inevitabilmente sul volley, che è un intrattenimento. Personalmente avrò un intero anno di campionato sulle spalle e giocherò ad armi pari per meritarmi un posto in azzurro la prossima estate», considera la schiacciatrice di Tradate. «Mi ero infortunata lo scorso agosto in nazionale durante le qualificazioni olimpiche di Catania. Sentivo che la spalla non andava, non mi sembrava stabile. Avevo fatto terapia conservativa, ma non dava effetto». Non riusciva a esprimersi e allo stesso tempo non respirare pallavolo la distruggeva. «A dicembre mi sono operata, avevo preso questa decisione per avere la certezza di essere pronta per la prossima stagione».
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