Sta affrontando l’emergenza con il sorriso sulle labbra concentrandosi su studio e allenamenti in casa. Il capitano della nazionale e di Novara Cristina Chirichella guarda solo il bicchiere mezzo pieno. «Le Olimpiadi? Abbiamo un anno in più per crescere. Siamo tra le 12 squadre più forti e andremo lì senza fare previsioni, ma consapevoli che possiamo batterle tutte»
di Giorgio Marota
La parola “resilienza” ha due significati. Uno relativo alle cose, l’altro all’essere umano: è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi, ma anche quella di affrontare e superare un evento traumatico. In entrambi i casi, fa rima con adattamento e capacità di reinventare se stessi. Il messaggio di Cristina Chirichella potrebbe essere riassunto così: se una pandemia mondiale ti chiude in casa, non abbatterti… approfittane per raggiungere altri obiettivi. Dunque, che problema c’è se le Olimpiadi sono state rinviate? La capitana della nostra nazionale ha già trovato una soluzione, un personalissimo modo per uscirne più forte dal punto di vista mentale. «Nel primo anno universitario di Scienze motorie ho dato nove esami, ora mi sono messa in testa che voglio completare il secondo il più in fretta possibile. Credo che il 2021 sarà un anno di pallavolo molto impegnativo, non so se avrò tutto questo tempo per mettermi sui libri. E poi bisogna essere positivi: senza Giochi nel 2020 la squadra può avere un anno in più per migliorare».
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