di Fabrizio Monari

Rifugiati su un’isola remota alla fine del mondo mentre eventi impredicibili lo sconvolgono: istantanee che sembrano rubate al finale di “Lost”, leggendaria serie TV conclusasi esattamente dieci anni fa – “The End” il titolo scelto da uno sfinito Damon Lindelof dopo sei anni e 618 episodi. Un finale al tempo stesso chiuso e ciclico, un cerchio perfetto che diventa una spirale se visto da un’altra prospettiva: in massima sintesi i protagonisti scoprono che ciò che è accaduto era reale, mentre che ciò che accadrà resta inimmaginabile. «Viviamo una fase storica senza precedenti» sentenzia Micah Christenson dall’altra parte del pianeta. Il sole che sorge sulle Hawaii quando si apre la telefonata è lo stesso che tramonta su un giorno storico per la sua regione adottiva, l’Emilia-Romagna: il primo senza vittime del Coronavirus da quando è esplosa la pandemia. «Mi torna in mente Casalecchio, la Coppa Italia: il momento in cui nessuno poteva sapere eppure tutti si ritrovarono, di lì a qualche giorno, a pensare “oh, wow! Ci siamo andati vicini”».
Dubbio che per l’alzatore di Modena Volley sarebbe stato dissipato qualche settimana più tardi, al suo atterraggio a Honolulu: immediatamente sottoposto a tampone, Micah risultò negativo. «L’arcipelago è protetto dalla natura, diciamo, e qui le cose sono andate meno peggio che a New York o nel nord-ovest dell’Italia. Da qualche tempo ci è di nuovo permesso andare al ristorante o in spiaggia, pur rispettando le distanze ovviamente: un po’ alla volta si torna alla normalità».

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