È volato negli Stati Uniti per assistere alla nascita del primogenito Michael James e in meno di una settimana Matt Anderson era di nuovo in campo con la maglia di Modena. Il presente è chiaro, il futuro è da scrivere, passando per una medaglia olimpica da rincorrere e il matrimonio con Jackie nella loro casa di Indianapolis
di Fabrizio Monari
Appena fuori da Indianapolis c’è una casa con sei acri di terra attorno, che chiama: una casa enorme e tranquilla, un sogno. Tra qualche mese, in attesa dei proprietari, una ditta arriverà con i suoi furgoncini per allestire una tensostruttura nel grande parco, poi toccherà ai fiorai, al catering: prepareranno tutto e aspetteranno Matt, di ritorno da quella che potrebbe essere la sua ultima Olimpiade. «C’è una parte del futuro che non ho pianificato» racconta appena fuori dagli spogliatoi del PalaPanini, dopo una pesante giornata di allenamento. «Dopo i Giochi sposerò Jackie, poi torneremo qui a Modena a disputare un altro campionato; un giorno ci trasferiremo a vivere nella nostra grande casa a Indianapolis, per sempre. Sono queste le nostre certezze: il resto è da scrivere».
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