Lo scudetto più sofferto e, forse proprio per questo, il più bello. Conegliano rischia di abdicare ma resta sul trono, respingendo l’assalto di una Milano che ha avuto il merito di rendere bellissima la serie scudetto e di arrendersi solo sul traguardo dopo aver sfiorato il sogno scudetto. Per la Prosecco Doc Imoco Conegliano è il quinto tricolore consecutivo, il sesto negli ultimi sette assegnati.
Milano parte aggressiva, Conegliano subisce e non trova nelle attaccanti di palla alta una soluzione all’altezza. La squadra di Gaspari scappa trascinata da Thompson, vola sul 24-18 ma l’Imoco non molla, recupera cinque palle set e si arrende solo quando la battuta di Robinson-Cook si ferma in rete. Le padrone di casa accusano il colpo, il Vero Volley prende cinque punti di vantaggio anche nel secondo parziale, Conegliano è alle corde ma ha il merito di non lottare con quello che ha, fino all’ingresso di Alexa Grey che in un fazzoletto di partita mette per terra sei palle e chiude sul 26-24 un set in cui le venete hanno il primo vantaggio sul 24-23. La partita cambia. Milano perde sicurezza, le campionesse d’Italia si sciolgono e dominano il terzo parziale, rispondendo con due muri di Fahr su Rettke e Thompson (22-15) al tentativo delle ospiti di rientrare. Il sigillo sul 25-17 lo mette Lubian che ferma l’attacco scomposto di Rettke. Sotto 2-1 il Vero Volley si aggrappa a Thompson. L’opposta statunitense è la sola a passare con continuità, ma non trova contromisure a Gray che mette giù tre palle consecutive e porta Conegliano dal 4-4 al 7-4. La canadese trasforma in oro ogni sfera che tocca, in attacco ma anche dai nove metri. Lubian piazza il muro del 17-12 e la Prosecco Doc Imoco vede sempre più vicini il momento della festa. Il Palaverde è una bolgia, Haak porta le pantere a quota 20 e scatta il conto alla rovescia: Gray (21-13), Fahr (22-14), Gray (23-14), Gray (24-15), Fahr (25-21).