Come si dice in questi casi…è successo di tutto. Non un’iperbole giornalistica, ma il dato che emerge dal mercoledì di Gara 2 delle Semifinali Playoff Serie A1 Tigotà.
Decisamente arduo rispettare una gerarchia delle notizie. Partiamo con la prima finalista, che non è Conegliano, ma Scandicci, che ha conquistato la sua prima finale della storia. E lo ha fatto meritatamente estromettendo dalla corsa Milano con due 3-0. Dall’Allianz Cloud al PalaIgor dove è successo l’imponderabile: le igorine hanno battuto Conegliano, che cade dopo quasi un anno, non accadeva dall’11 maggio scorso, e 45 vittorie consecutive, portando così la sfida a gara 3, sabato sera 20.30 (Rai Sport, Sky Sport e Vbtv) al PalaVerde, che sarà teatro de La Clásica per la terza volta in un mese. Una riedizione della sfida scudetto del 2019.

A sorprendere è lo svolgimento e le modalità con cui Scandicci e Novara hanno battutto le rispettive rivali. Scandicci addirittura replicando il 3-0 di Palazzo Wanny e chiudendo la pratica già in gara2. Milano, dopo aver faticato più del dovuto già nei quarti con Pinerolo, paga i ripetuti black out, che hanno caratterizzato soprattutto la seconda parte di stagione delle ragazze di Gaspari, basti pensare ai tie break con Pinerolo, Roma e Casalmaggiore, con quest’ultima riuscita addirittura ad imporsi, e al 3-0 subito all’ultima giornata a Vallefoglia, nonostante la possibilità di scavalcare Scandicci al secondo posto. Doveroso ricordare come Milano, che quest’anno, dopo due finali scudetto perse, doveva spodestare Conegliano, abbia concluso la regular season a 15 punti dalle pantere (75p). E dopo aver perso Supercoppa e finale di Coppa Italia, si ritrova fuori dai giochi scudetto, facendo così un passo indietro rispetto le due stagioni precedenti, se non fosse per la finale di Champions contro Conegliano del prossimo 5 maggio, che a questo punto preoccupa non poco in chiave azzurra: in caso di altra sconfitta, con che spirito arriverebbero Orro, Egonu e Sylla, che costituiscono l’ossatura dell’Italia di Julio Velasco, presente ieri all’Allianz, agli appuntamenti decisivi della nazionale?

È un crescendo rossiniano, invece, quello di Scandicci, dopo la Challenge Cup 2022 e la CEV Cup 2023. Presentata ai nastri di partenza come la terza incomoda, ha perfettamente interpretato il ruolo, nonostante i due 3-0 subiti in campionato contro Milano e Conegliano, andando a prendersi per prima la finale scudetto e avendo così un’intera settimana per preparare gara1, in programma mercoledì 17. Una crescita soprattutto mentale per le ragazze di Barbolini, nel primo set all’Allianz sotto 5-1 e 12-7, e in grado di passare in vantaggio sul 16-17, fortificando il bottino di punti grazie ad una giganteggiante Carol, autrice di tre murate vincenti consecutive, 7 totali. Decisivi gli attacchi del duo offensivo Antropova-Zhu Ting, rispettivamente 18 e 15 punti. Mentre nel terzo set, sotto 19-15, le ragazze di Barbolini hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, con la pipe di Zhu, il muro della solita Carol, e ben tre ace consecutivi della carta vincente Diop, che replica dopo l’errore di Egonu:19-23, con Carol che la chiude sul 21-25.

La tiene viva più che mai Novara, che dopo aver conquistato la Challenge Cup si toglie la soddisfazione di far capitolare Conegliano dopo quasi un anno, costringendo le pantere a ritornare nella loro tana per gara3. In un PalaIgor tutto esaurito, le ragazze di Bernardi compiono un’autentica (doppia) impresa, vincendo i primi due set: in modo agevole il primo (25-17), lottando punto a punto il secondo fino alla diagonale del 21-19 di Szakmary, Mvp con 12 punti e 3 muri, prima dell’affondo di Markova (25-23). Ma perdendo malamente i due successivi, con le ragazze di Santarelli che tirano fuori gli artigli nel terzo set, graffiato con gli attacchi di Plummer e della solita Bella Haak, 9 punti per lei nel set chiuso 17-25. Senza storia anche il quarto set, con le igorine che sembrano destinate a subire il definitivo ritorno delle pantere, che chiudono il set con la murata di Fahr su Bosetti (14-25).
Il duo fascino-incisività Bosetti-Markova risveglia le igorine al tie break, che si combatte punto a punto. Ancora Szakmary, attacco e muro vincenti, per il break decisivo 14-11, l’invasione di Robinson-Cook fa esplodere il PalaIgor e spalancare le porte del PalaVerde per gara 3. Lorenzo Bernardi, non poteva che essere Mister secolo a porre fine al periodo di imbattibilità di Daniele Santarelli che durava da 65 partite e 287 giorni.