di Rosita Mercatante

Determinato, ottimista e ambizioso. Ventuno anni di età che racchiudono già esperienze da raccontare e qualche insegnamento da trasmettere a chi non si dimostra particolarmente deciso nel compiere le proprie scelte di vita. Con quel pizzico di sfrontatezza che non può mancare a chi vuole coronare grandi sogni e soprattutto non sprecare il talento, Tommaso Stefani, toscano di Bagno a Ripoli, di ruolo opposto, è “diventato grande” anzitempo, varcando la scritta start della sua carriera pallavolistica a soli 14 anni. Il punto di partenza ufficiale, quello che ha segnato la svolta, è stata la chiamata del Club Italia. «Un’esperienza per me fondamentale. L’inizio di tutto. Giocavo già da tanti anni a casa mia, a Sesto Fiorentino, terra dove il volley ha una grande storia passata. Intraprendere quella strada mi ha permesso di crescere velocemente, non solo in altezza (ride). Ho potuto curare la preparazione fisica iniziando a lavorare per la prima volta in sala pesi seguito da uno staff di professionisti. Inoltre dal punto di vista tecnico ho compiuto un grande salto di qualità passando da un’Under14 ad una Serie B».

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