di Gian Luca Pasini
La stagione con Modena si è chiusa dopo la grande rimonta di Roeselare che ha portato ai gialli una coppa europea a distanza di 15 anni dall’ultima vittoria continentale. Quella Coppa Cev conquistata in rimonta in Belgio, dopo avere perso in casa, diventa anche un viatico importante per l’altra “vita” di Andrea Giani, ormai ex tecnico della Valsa Group (perchè nonostante il successo europeo non è stato confermato), ma anche di più Ct della Francia campione olimpica in carica e vittoriosa, giusto un anno fa, della Vnl, nelle finali di Bologna in una spettacolare partita contro gli Stati Uniti. Chiusa l’annata con il club c’è giusto il tempo di preparare un’altra valigia per salire sulle montagne russe della Nations League. In giro per il mondo, nuova maglia, nuovo giro, nuove palestre, resta uguale il traguardo da raggiungere: cercare di vincere. Ma la testa del popolare Giangio in parte è già focalizzata sul grande obiettivo della prossima stagione, quella dei Giochi che la sua nazionale giocherà in casa a Parigi, nella stessa città dove nell’agosto del 2021 ha festeggiato l’incredibile vittoria conquistata a Tokyo 2020. A un passo dall’eliminazione ai quarti e poi la grande rimonta fino alla vittoria finale con la Russia al tie break.
Cosa si porta dietro della passata stagione alla guida della Francia nell’estate che sta per cominciare?
«Mi porto un gruppo di giocatori che sono molto abituati a stare dentro le partite. Faccio un esempio. In Nations League tu giochi, giochi, giochi e loro riescono attraverso le partite anche ad allenarsi. Pur facendo tutte le rotazioni, loro sono stati davvero notevoli. Poi invece quando stai 4-5 settimane senza partite diventa un’esperienza formativa diversa. Quindi mi porto dentro tutto, compreso aver capito i giocatori anche in un periodo senza gare. Cercando di mettere a fuoco le richieste da fare».
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