di Fabrizio Monari

Con un post sibillino il 19 febbraio hanno acceso la torcia della curiosità: “di nuovo insieme col sorriso sulle labbra!” scriveva Ivan Zaytsev, cingendo col braccio la spalla di Michele Baranowicz. “Cosa bolle in pentola?”. E infatti qualcuno nei commenti azzardava: “Aprite un ristorante assieme?” e poi via con le ipotesi, da una fascinosa nuova coppia nel beach volley al sodalizio tecnico in una squadra di club. Acqua, anzi “acquazzone” rispondono i ben informati. Ebbene, Pallavolo Supervolley vi svela “cosa bolle in pentola”: la prossima estate nascerà ufficialmente la Ivan Zaytsev Volley Academy.

ZAYTSEV: «La barra di caricamento è al 95%, dunque siamo pronti. Michele e io lavoreremo assieme a 240 giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni, sia ragazze che ragazzi, in quello che nasce come un camp estivo ma diventerà col tempo qualcosa di sempre più grande».
BARANOWICZ: «Entrambi siamo cresciuti in ambienti simili, abbiamo respirato l’atmosfera dei camp estivi e trascorso intere estati a lavorare sulla tecnica e su noi stessi come persone».

Il periodo del camp è praticamente lo stesso dell’Olimpiade: dal 28 luglio all’11 agosto, data della finale femminile. Un caso?

BARANOWICZ: «Assolutamente no: ci sono cose che si fanno sul campo e cose che prima vanno viste e anche spiegate. L’Olimpiade sarà un esempio perfetto dell’impegno e del sacrificio che portano in alto: ci consentirà di far capire ai ragazzi tante cose e il loro significato, perché accadono e come si lavora per farle accadere».
ZAYTSEV: «E dell’Olimpiade racconteremo anche l’esperienza, l’emozione, il fatto di trovarsi a vivere, respirare e mangiare negli stessi luoghi di tutti i più grandi atleti del mondo, un momento raro e bellissimo che viene atteso per quattro lunghi anni. L’Olimpiade incarna il concetto stesso di sogno sportivo».

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