TOKYO – Svaniscono i sogni della nazionale femminile di giocare per una medaglia olimpica. Il 3-0 delle campionesse mondiali ed europee in carica della Serbia mette la parola fine al torneo a cinque cerchi di un’Italia che era arrivata a Tokyo con la convinzione e la speranza di poter raggiungere un risultato storico. Ancora una volta invece la nazionale femminile va a sbattere contro lo scoglio del quarto di finale, che già era stato fatale ad Atene, Pechino e Londra.
Nel primo parziale l’Italia tiene anche la testa avanti, ma sul 20 pari il meccanismo si inceppa: la Serbia vola sul 24-20 e chiude 25-21 con Rasic. Il secondo è un monologo delle campionesse del mondo, che arrivano anche a doppiare le azzurre (20-10) e si portano sul 2-0 grazie a un attacco out di Paola Egonu che riassume la partita ancora una volta molto faticosa di quella che era la giocatrice più attesa della nazionale. L’Italia non molla e prova a riaprire un match ormai in salita e quando il tabellone dice 13-9 sembra essere la scintilla necessaria per rientrare nel match. E’ invece in quel momento esatto che la Serbia infila sei punti consecutivi (con tre muri vincenti) e di fatto mette fine a una sfida che l’Italia vede sfuggirsi di mano punto dopo punto fino al 25-21 di Boskovic.
foto Fivb
ITALIA-SERBIA 0-3 (21-25, 14-25, 21-25)
ITALIA: Malinov 1, Egonu 16, Danesi 6, Fahr 2, Pietrini 7, Bosetti 6, De Gennaro (L). Sorokaite, Orro 1, Sylla, Chirichella 1, Folie 2. All: Mazzanti
SERBIA: Busa 5, Popovic M. 6, Ognjenovic 4, Rasic 10, Boskovic 24, Milenkovic 6, Popovic S. (L). Ne: Mirkovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic, Mihajlovic. All: Terzic
Arbitri: Turci (BRA), Makshanov (RUS)