KATOWICE (Polonia) – Il sogno è realtà. A 24 anni dall’oro mondiale di Tokyo del 1998 l’Italia torna in finale. A Katowice, contro lo stesso avversario e nello stesso impianto in cui un anno fa gli azzurri sono riusciti a tornare sul gradino più alto del podio europeo, la nazionale di De Giorgi concede il bis e domina la sfida che vale il pass per la finale iridata. La Slovenia si arrende in tre set, incapace di contrastare un’Italia che mai, anche nei rari momenti di difficoltà, ha dato l’impressione di non avere il match saldamente tra le mani.
De Giorgi non cambia e propone le diagonali Giannelli-Romanò, Michieletto-Lavia, Anzani-Galassi, con Balaso libero. In un attimo gli azzurri sono avanti 7-1, ma la risposta slovena è immediata e con l’invasione di Lavia il punteggio torna sull’8-7. L’equilibrio dura poco perché l’Italia continua a spingere e la forbice si allarga: +3 con il muro di Anzani su Kozamernik, +5 con quello di Romanò su Cebulj. Giannelli entra nel tabellino (23-19) e quando Mozic attacca fuori asta il set va in archivio (25-21). Nel secondo sono gli azzurri a tenere sempre un piede avanti (6-3, 9-7, 15-12 con l’attacco di Lavia). La Slovenia prova ad avvicinarsi (16-15 con Panjek) ma l’Italia ha più carburante e scappa via. Romanò mette giù il 24-20, Mozic sbaglia al servizio ed è 2-0 (25-22). Nel terzo parziale la partita non cambia, la nazionale azzurra vola sul 5-0 (attacco out di Cebulj) ma resta in partita e con due muri di Cebulj su Lavia è parità a quota 16. Tutto da rifare? Nient’affatto, a fuggire è di nuovo l’Italia. Michieletto segna il 20-17, Lavia il 24-20, Romanò mette il sigillo sul match che vale la finale mondiale contro la Polonia, domani alle 21 sempre a Katowice.

foto Rubin/Fipav