Apeldoorn (Olanda) – Finisce male, finisce ancora con una sconfitta contro il Brasile. L’Italia deve dire addio alle sue speranze d’oro, le verdeoro vincono 3-1 (25-23, 22-25, 26-24, 25-19) e staccano il pass per la finale contro la Serbia. Le azzurre giocheranno per il bronzo contro gli Stati Uniti.
Mazzanti si affida alle stesse ragazze che hanno conquistato la semifinale: Orro-Egonu, Danesi-Lubian, Sylla-Bosetti, con De Gennaro. L’equilibrio regna fino a quota 11 nel primo set, poi sono le azzurre a piazzare l’allungo (14-11). A quota 15 è di nuovo parità che dura fino al 22-22. Il muro di Carol Gattaz su Egonu regala la doppia palla set al Brasile (24-22), le azzurre hanno in mano il contrattacco della parità ma Egonu spara fuori (23-25).
Il colpo fa male all’Italia e scioglie il Brasile. A -3 Mazzanti gioca la carta Pietrini per Bosetti ed proprio la neo entrata che mette giù il 9-9. Le azzurre sorpassano con il muro di Egonu su Lorenne (10-9), la squadra di Ze Roberto risponde con tre punti consecutivi. Sylla trova il pallonetto vincente del 15 pari. Egonu porta l’Italia a +1. Si gioca punto a punto, a 20 arrivano prima le azzurre con Danesi, il break arriva con l’attacco out di Gabi (24-22). Doppia palla set per la nazionale di Mazzanti che sfrutta la prima con Sylla (25-22).
L’Italia continua a soffrire e fatica a stare in partita, Gabi trascina il Brasile sul 9-5 (muro su Egonu). Sylla tiene le azzurre a -2 (13-15), Egonu non riesce a fare la differenza, con Sylla è 20-21, Egonu aggancia (21-21). Danesi stoppa Carol e per la prima volta la nazionale mette la testa avanti (23-22). Sul 24-23 Egonu spara fuori la palla set e in un attimo il Brasile chiude sul 26-24 con Lorenne.
Altro schiaffo che tramortisce le azzurre. Le verdeoro volano sul 4-0 e la montagna da scalare si fa sempre più alta. L’Italia recupera due break e prova a rimettere in partita Egonu (6-6). Sul 7-11 entra Bosetti che spara subito out la palla del -5. L’opposta azzurra attacca fuori e Mazzanti si gioca il secondo check sul 13-7. Torna Sylla ma il Brasile prende il largo (16 7). L’Italia si avvicina ma mai a sufficienza per sperare e sono le sudamericane a chiudere con il muro di Carol su Danesi (25-19). Restano la delusione e una finale contro gli Stati Uniti che vale la medaglia di bronzo.