Nel primo set l’Italia fa il vuoto sul 10-10 con un break di cinque punti e arriva al massimo vantaggio (+7) sul 18-11. Un margine di sicurezza che dura fino al 21-14, prima che l’Olanda accenni a una rimonta che la porta a -4 (22-18) prima della spallata finale azzurra e del 25-19 firmato da Paola Egonu. Il secondo parziale è un monologo della nazionale di Mazzanti che scappa subito sul 10-5, allunga ancora (17-11) e gestisce senza patemi fino al traguardo (25-17 con un muro di Alessia Orro).
La reazione olandese arriva a inizio terzo set. Le orange corrono sull’8-4 ma le azzurre sono in partita e in una manciata di minuti è di nuovo parità (9-9). Le azzurre sono in altalena, sbagliano troppo e subiscono sette punti consecutivi (9-16), mentre Mazzanti prova a cambiare, toglie Orro, Sylla ed Egonu e getta nella mischia Malinov, Gennari e Nwakalor. Il vantaggio dell’Olanda è troppo ampio, si chiude 25-16 e la partita è di nuovo aperta. Il quarto parziale si apre con Gennari in campo e Sylla in panchina, mentre in sestetto tornano Orro ed Egonu. L’Italia sembra aver recepito la lezione e in un attimo è avanti 6-2. Sul turno di battuta di Anna Danesi le azzurre allungano ancora (11-4) e aumentano il margine anche su quello di Paola Egonu (14-5). Questa volta le azzurre non si lasciano sorprendere e viaggiano sicure verso la finale (18-10, 21-13). Tocca a Elena Pietrini mettere per terra il pallone che vale la finale.
Domani sempre a Belgrado si assegnano le medaglie. Alle 17 la finale per il terzo posto tra la Turchia di Giovanni Guidetti e l’Olanda. Alle 20 l’ennesima sfida tra l’Italia e le campionesse del mondo e d’Europa della Serbia vale l’oro.