Paolo Nicolai e Daniele Lupo staccano con dieci mesi di anticipo il pass per la loro terza Olimpiade. Missione rimandata per Menegatti-Orsi Toth

di Enrico Spada

Il tris è servito. Dopo Londra (quinto posto) e Rio (argento), Daniele Lupo e Paolo Nicolai hanno già la certezza, con dieci mesi di anticipo, di disputare la terza Olimpiade consecutiva per cercare di scrivere ancora pagine indelebili sul libro del beach volley azzurro, di cui si sono conquistati senza dubbio il posto principale in copertina.
La coppia azzurra, reduce da una stagione contraddittoria e non fortunatissima con l’infortunio di Lupo a maggio, i quarti e i quinti posti nell’estate mondiale con qualche rimpianto e nessun podio per la prima volta da quattro anni a questa parte, chiude al meglio l’annata andandosi a prendere una qualificazione a Cinque Cerchi (valida per la nazione ma non c’è dubbio sul fatto che, in caso di qualificazione di una sola coppia italiana, la Fipav punterà proprio sulla coppia d’argento a Rio per l’avventura giapponese) tutt’altro che scontata nel torneo che assegnava due posti per Tokyo 2020 (novità di questa edizione delle Olimpiadi) giocato ad Haiyang nelle vicinanze di Pechino.

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