di Enrico Spada
Quattro nomination e tre premi individuali. La 21enne azzurra Valentina Gottardi è stata una delle grandi protagoniste dei Beach Pro Tour Awards 2023, una sorta di Premio Oscar del beach volley che chiude la stagione e che viene comunicata attraverso la piattaforma statunitense Sandcast. Il premio più prestigioso è sicuramente quello della miglior battitrice del circuito. A far puntare su di lei i fari degli addetti ai lavori è stata la performance nei quarti di finale del torneo di Tepic, quando l’azzurra ha messo a segno ben cinque ace nello stesso set contro le canadesi Melissa Humana-Paredes e Brandie Wilkerson, la seconda delle quali aveva eliminato Gottardi-Menegatti al Mondiale di Roma l’anno prima proprio ai quarti di finale. Nella categoria Gottardi ha avuto la meglio su Duda, Taliqua Clancy, Anastasija Samoilova. La giocatrice modenese, inoltre, è stata giudicata la “most improved player” dell’anno, l’atleta “maggiormente migliorata”, mettendo in fila le altre candidate al titolo, Cija Tillmann, Louisa Lippmann, Aine Raupelyte e la “Rookie” dell’anno (la giovane, non la debuttante perché aveva già una stagione di World Tour alle spalle, più interessante), riuscendo ad avere la meglio su Julia Scoles, Louisa Lippmann e Dorina Klinger. Un trionfo, se si considera che Valentina Gottardi è stata candidata anche al titolo di miglior attaccante della stagione assieme a Kelly Cheng, Duda ed Ana Patricia, che si è aggiudicata il premio. «È stato un grande onore – commenta Valentina Gottardi – anche se non sono riuscita a vedere l’assegnazione dei premi in diretta, l’ho vista dopo perché ero ad allenamento, tanto per cambiare. Il quarto premio, quello del migliore attaccante, non lo avrei buttato via ma sono molto contenta e soddisfatta di aver ottenuto tutti questi riconoscimenti. Non ci saranno premi materiali, da quando c’è stato il Covid non c’è più la premiazione in presenza, peccato. Resta il riconoscimento degli altri atleti. Non era una giuria di esperti, sono state proprio le mie avversarie a votarmi e questo non può che farmi ulteriore piacere. Un attestato di stima che mi riempie di orgoglio. Non avrei ottenuto questi premi senza il lavoro di tutto lo staff tecnico e la presenza in campo di Marta».
Leggi l’articolo completo sul numero di gennaio febbraio di Pallavolo Supervolley