di Enrico Spada

Marta e Vicky, cinque anni dopo, finalmente. Chiudere un cerchio che a un certo punto ha rischiato di restare aperto per sempre dopo quel maledetto 19 luglio 2016, giorno in cui fu appurata la positività di Viktoria Orsi Toth che usciva così di scena dal panorama olimpico nell’immediata vigilia di Rio, dove avrebbe dovuto disputare i suoi primi Giochi assieme a Marta Menegatti. Dal sogno della sabbia di Copacabana ai tribunali sportivi il passo è stato brevissimo ma traumatico. Una brutta storia, paragonata quasi ad una malattia o ad un evento funesto dalla giocatrice pugliese di origini ungheresi o addirittura ad un incidente grave: «Avrei preferito che mi avesse investito un TIR – dichiara – per me è stato come subire un lutto. Per anni la qualificazione olimpica era stata l’unica ragione di vita e me la sono vista sfuggire da un momento all’altro. Avevo chiuso con il beach volley, ero convinta che non avrei messo più piede in campo, non ne volevo proprio sapere».

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