di Stefano Michelini
La presidenza della Federazione Italiana Pallavolo era nelle sue mani da quando attorno al suo nome si era cementato gran parte del movimento nazionale. Una scelta compatta a sostegno di Giuseppe Manfredi, diventato il 10 marzo scorso il decimo presidente della storia della Fipav, pronto a raccogliere il testimone dal numero uno uscente Pietro Bruno Cattaneo. Compito non semplice quello che attende Manfredi, chiamato a guidare una Federazione obbligata a pensare al vertice e a nazionali in partenza per l’Olimpiade ma anche a una base messa a dura prova da oltre un anno di pandemia. Al suo fianco è stata eletta, compatta, l’intera squadra che lo ha sostenuto durante la fase elettorale.
Presidente sono tante le forze fresche all’interno del Consiglio Federale. Che contributo si aspetta dai volti nuovi?
«Per prima cosa vorrei dire che tra i nuovi consiglieri ci sono quattro donne che mi hanno fatto subito un’ottima impressione. Sono ragazze che hanno vissuto e vivono nella pallavolo e che daranno tantissimo al movimento. Questa è una squadra di valore che mette insieme esperienza, voglia ed entusiasmo. Ho grande fiducia nel lavoro che faremo insieme».
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